Descrizione
I NETTARI / CARDO – LE QUERCE
Le specie botaniche che appartengono al genere del cardo sono innumerevoli, ciò che le accomuna, laddove crescono spontanee, è il periodo di fioritura ovvero il periodo di massima espressione per la pianta. Tra giugno e luglio, in Sardegna, le api danzano di fiore in fiore, regalando la possibilità di raccolta di un gradevole miele monoflora agli apicoltori.
Formato: 40 g
CARTA D’IDENTITÀ
Miele di Cardo – paese di origine Italia
Zona di provenienza: Sardegna e Sicilia
Periodo di raccolto: maggio – luglio
Consistenza: con i suoi cristalli molto fini, il miele di cardo risulta essere cremoso e compatto al tatto: una consistenza naturalmente cristallizzata e pastosa, molto piacevole al palato.
Colore: il miele di cardo è caratteristico per il suo colore ambrato tipicamente ricco di sfumature verdastre, leggermente più chiaro e aranciato da cristallizzato.
Sapore: come a ricordare l’atmosfera dell’atelier di un fiorista, il sapore del miele di cardo regala una sensazione floreale e poco dolce. Si tratta di un una delicatezza impercettibilmente amara e leggermente astringente che dona in bocca un persistente tono vegetale.
Aroma: il morbido richiamo del suo profumo, all’assaggio, permette di concepirne l’aroma intenso e lievemente pungente. Il miele di cardo sprigiona in bocca una leggera fragranza floreale, con una nota di gambo reciso o di bouquet appena sfiorito. Il ricordo al palato, una volta degustato, richiama un sentore definito come “animale” dagli esperti assaggiatori di mieli.
Raccolta differenziata: verifica le disposizioni del tuo Comune
VASO >> GL70 VETRO
TAPPO >> FE40 ACCIAIO
prodotto confezionato da: Le Querce snc, reg. Vigna Granda, 2 – 10010 Azeglio (TO) – Italia
ABBINAMENTI
Grazie al persistente tono vegetale e al richiamo di un aroma pungente, il miele di cardo è considerato l’ideale accompagnatore di creme a base di legumi da abbinare a ortaggi o carni speziate. Si tratta di un ottimo partner anche dell’agrodolce, con l’azzardo di un pizzico di mostarda di digione.
VARIETÀ FLOREALE
Esistono diverse specie appartenenti al genere Carduus, sono tutte cugine del più conosciuto carciofo. Si tratta di piante erbacee, amare al sapore e dure alle mani da pulire. Fin dall’antichità il cardo è testimone della storia dell’uomo: dall’Egitto alla “Storia Naturale” di Plinio viene considerato un alimento raffinato, adatto alla cagliatura dei formaggi, all’accostamento di piatti di selvaggina, fino ad essere oggi uno degli immancabili protagonisti tra le verdure di accompagnamento della tipica bagna cauda piemontese. Utilizzato sia al naturale oppure sbiancato.
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